Skip to main content

Intervista al perfomer di 8 Km en Mule, ispirato da Bodas de Sangre

Immaginate di essere nel Parco di Tor Fiscale, la sera del 20 giugno, ad Attraversamenti Multipli. Di fronte a voi, uno spettacolo che evoca una cronaca degli eventi reali del 1928, che ispirarono Federico Garcia Lorca a scrivere “Bodas de Sangre” (Nozze di sangue). Sul prato davanti l’Acquedotto, un solo performer, Alvaro Murillo, danza su una tavola di legno lunga soltanto un metro. La sua presenza riempie lo spazio, incorniciato dagli archi illuminati che emergono dalle antiche mura del parco.

Sento il ritmo, più che un suono , questo è energia e forza e mi dice “Todo, dale guapo!!!”.
Mi ricordo la prima volta che ho sentito il flamenco da ragazzo. Mai ascoltato però comunque in qualche forma sapevo come muovermi. Il ritmo faceva si che miei movimenti sembrassero naturali (almeno era quello che pensavo). Quel giorno ho conosciuto uno dei balli più sensuali ed energici mai visti per me: el flamenco.
Questo ritmo è rimasto dentro di me da allora, questa voglia di saltare e ballare, di dare tutto “Essite”. Ma era solamente addormentata, è bastato sentire un paio di scarpe con il tacco, un grande artista ed una piccola tavola, e questa voglia è ritornata come se fossi di nuovo quel ragazzo al suo primo ascolto, alla sua prima volta di energia spagnola, come una prima volta, una prima notte di nozze.
Julio Ricardo Fernandez

Luca Lòtano – ¿Leímos en la descripción del espectáculo que te basas en una historia de amor?
Leggiamo nella descrizione dello spettacolo che lo hai basato su una storia d’amore.

Alvaro Murillo – Sí, es una historia de Federico García Lorca de bodas de sangre. Él la escribió basada en una historia real, y los 8 km de mula son los que recorrieron los amantes cuando decidieron marcharse. La novia no se casó y se fueron por la noche y recorrieron 8 km en mula antes de que el pueblo los encontrara y asesinaran a él. Entonces la obra tiene ese “final feliz”. Quizás por la decisión de recorrer esos 8 km en mula. Es la distancia que ellos recorrieron en la historia real. Es muy conocida en España, pero yo me fui a la historia real, no al libro.
Sì, è una storia di Federico García Lorca su un matrimonio di sangue ed è basata su una storia vera. L’ha scritto basandosi su una storia vera, e gli “8 Km en Mula” sono ciò che hanno percorso gli innamorati quando hanno deciso di partire. La sposa non si è sposata e sono partiti di notte e hanno percorso 8 km su un mulo prima che la gente li trovasse e uccidessero l’uomo. Quindi lo spettacolo ha quel “lieto fine”. Oppure dalla decisione di percorrere quegli 8 km di mulo. È proprio la distanza che hanno percorso nella storia reale. È molto conosciuto in Spagna, ma racconto più sulla storia vera, non sul libro.

foto Carolina Farina


Ali Jubran– ¿Tú eres la esposa, el amante? ¿Quién eres de la historia?
E tu rappresenti qualcuno dei personaggi della storia? Sei la sposa, l’amante…?

Alvaro Murillo – Yo no soy ninguno, es un poco la relación. Yo busco una conexión con el flamenco y con la tradición y con la liberación de la tradición y de alguna forma busco un símil en ese sentido. La tabla representa todo, todos los personajes y yo puedo ser en algún momento todos los personajes de la obra. Es una versión abstracta, no literal.
Non sono nessuno, è un po’ una relazione. Cerco una connessione con il flamenco, con la tradizione e con la liberazione della tradizione e in qualche modo cerco una similitudine in questo senso. la tavola di legno rappresenta tutto, tutti i personaggi e io ad un certo punto posso essere tutti i personaggi. È una versione astratta, non letterale.

Ali Jubran – Nella performance c’è altro oltre alla danza che si riferisce alla storia?

Alvaro Murillo – Claro, todas las músicas son poemas de la obra escrita de la novela de Lorca de Federico García Lorca. Todas las músicas están ordenadas. Como aparecen en la obra de Federico García Lorca.
Certo, tutta la musica sono poesie tratte dall’opera scritta del romanzo di Federico García Lorca. Tutta la musica è ordinata come nell’opera di Federico García Lorca.

foto Carolina Farina

Luca Lòtano – ¿Por qué la tabla?

Alvaro Murillo -La tabla surgió porque en el festival que yo iba a bailar era en la calle. Entonces no sonaba el zapateado y empecé a utilizar tablas de diferentes tipos, más grandes, más pequeñas, esa era la idea. Pero era más grande, un día antes de un estreno, se me partió y decidí que fuera así. Cambió la obra por completo. Gane un concurso gracias a esta adaptación al nuevo espacio.
La tavola di legno è nata ad un festival in cui andavo a ballare in strada. Però lo “zapateado” non si sentiva per niente e allora ho cominciato a usare diversi tipi di tavole, più grandi, più piccole, e mi è venuta questa idea. La tavola di legno era più grande. Mi si è spezzata e ho deciso di farlo in quel modo e ha cambiato completamente lo spettacolo. Ho vinto un concorso grazie a questo adattamento al “nuovo spazio”.

Luca Lòtano – ¿Dónde sucede esta historia?

Alvaro Murillo -Almería a esta historia de Almería en Níjar. Se me ocurrió cuando fui a ver el cortijo donde ellos vivían y donde fue la boda, donde iba a ser la boda y vamos donde fue la boda. Lo vi. Me impresiono mucho. Cuando lo ves es un sitio que está abandonado, ya estaba vacío. Puedes estar allí en el desierto… el sitio es muy potente, el sitio es muy fuerte y a mí se me ocurrió a trabajar sobre ello.

Julio Ricardo Fernandez – La tabla ya venía con el espectáculo. Me ha dicho que el espectáculo comprende ya la tabla.¿Viajas con la tabla?
La tavolta nasce quindi insieme allo spettacolo. Te la porti in giro quando viaggi?

Álvaro Murillo – Ahora me la han hecho aquí porque cuando viajo en avión solicito que me la hagan los festivales, pero cuando yo bailo en España tengo la misma tabla y es más pequeña todavía. Es un poco más estrecha cada día. Y si la historia surge de que yo tenía una tabla, el doble de grande, Pero el día antes del estreno se me partió la mitad y decidí continuar con la mitad y la pieza cambió por completo y se convirtió en un flamenco equilibrista.
Adesso me l’hanno fatta qui, normalmente quando viaggio in aereo chiedo che me la facciano ai festival, ma quando ballo in Spagna ho la stessa tavola ed è ancora più piccola. Ogni giorno è un po’ più piccola. La storia è che avevo una tavola grande il doppio, ma il giorno prima di uno spettacolo si è rotta a metà e ho deciso di continuare con la metà e il pezzo è cambiato completamente ed è diventato un flamenco acrobatico.

foto Carolina Farina

Ali Jubran – ¿La primera parte del equilibrio, está contando algo de la historia o del baile?

Alvaro Murillo -Porque en el flamenco es muy importante la postura y yo trabajo mucho la postura, pero también la relaciono. La relaciono con la danza Butò, con la generación de emociones desde la postura.Entonces intento buscar una conexión entre la imagen y la postura y la tensión con las emociones de la restricción. Es flamenco, sí, pero a muy cámara lenta. El flamenco es diferente, más rápido. Al inicio es como un equilibrio entre la tensión corporal y la postura.

Ali Jubran – ¿Cuándo terminas con la tabla que te vas del centro de la escena, pues te la llevas contigo? 
Quando finisci, lasci la tavola al centro della scena, e poi torni e la porti con te?

Álvaro Murillo – La dejo, después la recojo. Me voy con ella, no la dejo sola… me voy con ella bailando.
Prima mi stacco della tavola , ma poi torno e la porterò via, andrò con lei, certo, non la lascerò da sola. La accompagnerò ballando.

foto Carolina Farina

Julio Ricardo Fernandez, Ali Jubra, Luca Lòtano

dopo aver visto:

8 km en Mule

Regia e performer: Álvaro Murillo
Musiche: Camarón de la Isla, Antonio Gades and Pata Negra
Grafica: Daniel Murillo
Con il supporto di: negro-brillo.net e Instituto Cervantes

Performance selezionata dalla Rete A Cielo Abierto (ES)
per il “Circuito a Cielo Abierto 2024”