Everything is connected. Nuovi sguardi sulla ventesima edizione del festival di Margine Operativo

foto Carolina Farina

Perché creare una nuova RE.M. REdazione Meticcia per raccontare il festival multidisciplinare che dal 18 al 27 settembre animerà Largo Spartaco e il quartiere Quadraro di Roma?

Per provare a guardare la città e la sua vita culturale con occhi nuovi, per far dialogare la comunità teatrale con le numerose comunità che la potrebbero attraversare. Perché frammenti di memorie diverse diano voce a una documentazione che sia generativa di pensiero non solo sulle estetiche ma sulle poetiche ci animano. Crediamo che avere tanti punti di vista su un oggetto culturale sia un arricchimento, perché l’oggetto culturale ha valore quando ci aiuta a capire noi stessi; e allo stesso tempo i nostri punti di vista aiutano a capire qualcosa in più sull’opera d’arte e sulla realtà che viviamo. In forte connessione con il territorio e con gli artisti, la REdazione Meticcia proverà a spaesarsi e a trovare nuove parole per raccontare Attraversamenti Multipli 2020, con la partecipazione di alcuni componenti di Dominio Pubblico.

LA REDAZIONE

ZAKARIA MOHAMED ALI
Zakaria Mohamed Ali, giornalista somalo, filmmaker e documentarista freelance. Collabora con l’archivio delle Memorie Migranti (AMM). Nato e cresciuto a Mogadiscio, vive a Roma dal 2008. Ha girato uno degli episodi del film Benvenuti in Italia “Dadir”. Nel 2012 ha realizzato il cortometraggio “To whom it may concern”, un breve documentario che racconta del suo ritorno a Lampedusa, leggendo il suo diario. Un’occasione per ricordare la sua permanenza nel CIE e andare alla ricerca delle memorie perdute. Il documentario è stato selezionato Casa della Storia Europea, del Parlamento Europeo a Bruxelles.

ALAGIE CAMARA
Nato e vissuto in Gambia, a Kudang, fino al 2016 in una famiglia allargata. Arrivato in italia nell’estate del 2016, si è diplomato alla scuola secondaria superiore. Dal 2016 fa parte del progetto Spettatori Migranti/Attori Sociali. Ha esperienza come performer di teatro fisico con il collettivo DAB con il quale si è esibito all’interno del festival Short Theatre. Ha frequentato un laboratorio presso Carrozzerie N.O.T. con Dante Antonelli. Attualmente lavora come restautore di mobili e barbiere. Ha precedentemente lavorato come pizzaiolo.

 

JULIO RICARDO FERNDANDEZ
Nato nello 1990, ha preso la laurea a Cuba come ingegnere informatico nel 2014. Ha lavorato per tre anni con una azienda di Software come programmatore dall’uscita della università fino all’uscita da Cuba. Nel 2018 conosce Roma, inizia da Garbatella al progetto Cassetta rossa, dove si fanno lezione di Italiano per migranti. In seguito ha conosciuto La città dell’utopia dove insieme allo SCI italiano lavora come volontario nel 2019. Nel frattempo del 2019, conosce Asinitas nella Sede Via Ostiense dove fra culture, lingue, storie e persone conosce anche i progetti relativi ad la scuola d Italiano, il laboratorio di teatro e Spettatori Migranti. Insieme ad Asinitas presenta uno spettacolo al teatro India “Chiamami x” come lavoro finale del laboratorio del 2019. Insieme a Spettatori Migranti va in “viaggio critico” a Bologna per vedere uno spettacolo dei Rimini Protokoll, Granma, proprio su Cuba. Nell’estate 2020 è ospite di Radio India. Oggi, in tempi di pandemia, lavora come meccanico, che ha studiato programmazione e gli piace scrivere e parlare di teatro.

GIULIA LANNUTTI
Nata in Abruzzo quasi 30 anni fa, e da una decina di anni vive a Roma. Si è trasferita per studiare Lettere e poi ha deciso di rimanere, pur con qualche parentesi più o meno intensa di vita all’estero. Nell’ultimo anno ha svolto un tirocinio nella scuola di italiano per stranieri di Asinitas, esperienza che l’ha arricchita molto dal punto di vista intellettuale e umano. Da poco ha scoperto una passione per il pongo e si diverte a fare delle piccole creazioni, che riescono a raccontare delle brevissime storie (instagram:

 

CLARA LOLLETTI
Clara Lolletti, 21 anni quasi 22. Tra la Sabina e Roma. Arti e scienze dello spettacolo, La Sapienza. Appassionata di tutto ciò che è arte. Curiosa e determinata. Amo le relazioni ed il lavoro di squadra. Con Dominio Pubblico mi sono avvicinata alla direzione artistica e all’organizzazione, mi piace programmare eventi ed assumermi responsabilità. Tra dieci anni spero di vedermi a teatro: tra il palco e il dietro le quinte. Sono solita sognare in grande ma con i piedi per terra.

 

LUCREZIA ODINO
Ciao, mi chiamo Lucrezia Odino e ho 20 anni. Quest’anno comincio il mio percorso di studi ad Arti e Scienze dello Spettacolo. Ho conosciuto la realta’ di Dominio Pubblico dopo il mio trasferimento nella Capitale. Mi ha permesso di dedicarmi a diverse discipline artiste ed approfondire la bellezza d’espressione che nasce da esse. Per tutto le reti di algoritmi che il mio conscio crea, l’unica forma di espressione personale che mi risulti veritiera, feroce quanto quanto necessaria si verifica attraverso e in presenza di arte.

 

ALESSIA PASSALACQUA
Mi chiamo Alessia, ho 25 anni e da circa uno ho capito cosa voglio fare “da grande” (meglio tardi che mai,no?!). In realtà l’ho sempre saputo che il mondo artistico era il mio habitat naturale, dovevo solo conoscerlo meglio. Amo respirare l’atmosfera che si crea prima e durante i festival, gli eventi e tutto ciò che concerne le esibizioni di artisti appassionati, gli applausi di un pubblico caloroso e una moltitudine di lavoratori dello spettacolo stremata, ma felice di ciò che sta vivendo. Amo il lavoro di squadra, la condivisione di difficoltà e soddisfazioni, ma più di tutto amo i numerosi rapporti interpersonali che si vengono inevitabilmente a creare nel corso del tempo. Per quanto mi riguarda, non esiste lavoro più gratificante e con l’esperienza nella direzione artistica di Dominio Pubblico 2020 ne ho avuto la conferma.

MATTEO POLIMANTI
Sono Matteo, ho 20 anni da poco meno di un mese e frequento il corso di Arti e scienze dello spettacolo alla Sapienza da poco più di un anno. Mi piace molto spaziare con la mente, e ho un costante bisogno di nuove prospettive. Penso che il teatro riesca sempre a tenerci in stretto contatto con tutto quanto ci sia di nuovo e rivoluzionario. Sono ancora giovane e inesperto del mondo, ho ancora molte cose da scoprire e da capire: non devo far altro che proseguire la mia ricerca

 

MAHAMADOU KARA TRAORE
Nato in Mali, arriva in Italia nell’estate del 2016. Conosce la scuola di italiano Asinitas e il laboratorio teatrale con il quale va in scena al Teatro India e al  Teatro Tor Bella Monaca con lo spettacolo Mistero Buffo con la regia di Alessio Bergamo. Attualmente fa parte del laboratorio teatrale l’Ombra che ride condotto da Antonio Viganò. Dal 2016 fa parte dei progetti di Speattori Migranti e REdazione Meticcia. Lavora come operaio specializzato.

 

YAYA TRAORE
Nato e vissuto in Mali, è arrivato in Italia nell’estate del 2016. Conosce la scuola di italiano Asinitas e il laboratorio teatrale con il quale va in scena al Teatro India e al  Teatro Tor Bella Monaca con lo spettacolo Mistero Buffo con la regia di Alessio Bergamo. Attualmente lavora come commesso in un negozio di abbigliamento nel centro di Roma. Ha partecipato al corso Community organizing, si sta formando come organizer.

 

NOUR ZARAFI
Diplomato all’ Accademia Nazionale di Arti Drammatiche dell’ università di Tunisi con indirizzo Recitazione e Regia teatrale, ha esperienza come attore e assistente alla regia e ha seguito diversi laboratori teatrali di ricerc sulle tecniche dell’attore, seguiti da stage su “corpo, spazio e voce”, basati sui metodi Stanislavski, Grotowski e Meyerhold, Peter Brook. Ha partecipato in diversi workshop di approfondimento svolti con
registi teatrali tunisini, francesi, inglesi, tedeschi e italiani (Moez Mrabet, Mounir Argui, Ghazi Zaghbani, Jaques Blanc, Alain Maratrat, Claudia Boss, Andrea Paolucci, Antonio Viganò…). Nel 2018 ha seguito ha vinto una borsa di formazione annuale presso l’Accademia TeatroSenzaTempo di Roma. Ha preso parte come attore con associazioni e compagnie teatrali tunisine e europee e ha vinto il premio come migliore attore nel festival di teatro contemporaneo di Kairoua nel 2017. Ha partecipato inoltre a varie produzione cinematografiche e televisive tunisine e italiane.  Attualmente residente in Italia si occupa anche di mediazione interculturale e di educazione artistica in progetti socio-educativi.

 

Direzione del progetto:

LUCA LÒTANO
Giornalista pubblicista fa parte della redazione di Teatro e Critica, è insegnante di italiano per stranieri e tutor di progetti teatrali presso Asinitas Onlus. Lavora come docente di italiano L2  e educatore culturale in centri di accoglienza per richiedenti asilo politico e progetti SPRAR all’interno dei quali ha sviluppato il progetto di sguardo critico e cittadinanza Spettatori Migranti/Attori Sociali e di redazione interculturale; ha collaborato con Radio Tre per il programma Tre Soldi con l’audio-documentario Visioni. Fa parte del progetto Radio Ghetto con il quale ha curato la regia dello spettacolo Radio Ghetto-Voci libere.

Tutor di redazione:

LUDOVICA LABANCHI
27 anni, metà romana e metà salernitana. Laureata in Arti Visive, Musica e Spettacolo, collabora con Dominio Pubblico da ormai due anni compiuti. Definisce il suo rapporto con il teatro un po’ burrascoso: da un lato ama come il lavoro drammaturgico scavi dentro l’anima del testo, delle persone e dei luoghi, dall’altro non può fare a meno di frammentarlo e analizzarlo in ogni sua singola componente tecnica. La sua utopia è vedere evolvere il teatro come arte che spinge all’autocritica, all’analisi di sé, senza perdere la sua componente di intrattenimento.

1 commento
  1. Bravi, mi piace molto questo approccio, e le parole usate per descrivere la nuova prospettiva

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