GIOVANNA VELARDI

 

25 settembre | h 22
Largo Spartaco | Roma
performance site specific | danza | prima nazionale | 15′

PUBBLICO IN SITE SPECIFIC
la sedia vuota aspetta il prossimo

 

Ideazione Giovanna Velardi e Paolo Roberto D’Alia
Danza Giovanna Velardi
Una produzione PinDoc
Con il contributo di MIC e Regione Siciliana

Per non rimanere uguale e statica a me stessa ho disperato bisogno di un continuo sentimento di dissenso. Segnata da un ordigno globale fatto di artefatta compiacenza, il dissenso mi indica una prospettiva critica, mi spinge a divergere da una forma definita, tentare di modificare uno stato di fatto, ricercare autenticità per poter essere.

Un personaggio non identificato poggiato su una sedia, osserva il pubblico con occhiali trasparenti e una giacca luccicante; prima di sedersi comodamente percepisce una sorta di distacco emotivo dal pubblico, occhi penetranti invadono i suoi come se una ondata critica di voci lo stessero bersagliando. Questa sensazione viene evocata ma si realizza immediatamente in un’ ondata di pomodori rossi lanciati addosso. I pomodori si lanciavano quando lo spettacolo non era gradito, ma non è questa la storia.
In questo caso il pubblico è come se dicesse spostati, non ti vergogni, che ci fai li, non abbiamo bisogno di te, chi ti credi di essere, abbiamo altro da fare, siamo venuti ma non volevamo, siamo qui perchè amici di, adesso ti facciamo ridere, ti conciamo per le feste.
Il personaggio accetta i colpi e si pulisce delicatamente. Trova la forza di reagire, ne approfitta per arricchire di colore la sua giacca paillettata e dice “preferisco i vostri pomodori alla vostra indifferenza” .
A quel punto decide di trascinare il pubblico nel suo stato d’animo, provocandoli, li incita a sedersi ed a provare quello che aveva provato!
Cosa si prova a ricevere dei pomodori rossi in faccia, sul vestito?
Ora tocca a te, a voi, adesso tocca a voi, è il vostro turno.
Nessuo osa alzarsi. Avrei potuto rilanciare i pomodori al mittente ma il posto per riceverli era quello mio. Inizia una danza di coinvolgimento, la sedia vuota aspetta il prossimo.

GIOVANNA VELARDI
Coreografa ed interprete siciliana, diplomata all’Accademia Nazionale di Danza a Roma. Dalla fine degli anni 90 lavora in Francia ed in Italia, collabora con alcuni coreografi della “nouvelle danse”. Sviluppa la sua tendenza a lavorare sull’improvvisazione ed esplora le qualità pulsionali del movimento. Nel 2000 crea la sua compagnia a Marsiglia. Ora direttrice artistica di PinDoc e del festival Prima Onda. Docente di danza per la Scuola di Arti e Mestieri del Teatro Biondo, corso di laurea in DAMS curriculum Recitazione e professioni della scena e Modem (scuola di perfezionamento per danzatori professionisti presso la compagnia Zappalà Danza.Ha creato un suo metodo di lavoro che si chiama Flexing Heart

ENGLISH

In order not to remain the same and static as myself, I desperately need a continuous feeling of dissent. Marked by a global device made of artificial complacency, dissent points me to a critical perspective, pushes me to diverge from a defined form, to try to change a state of affairs, to search for authenticity in order to be.
An unidentified character is leaning on a chair, observing the audience with transparent glasses and a shiny jacket; before sitting down comfortably, he perceives a sort of emotional detachment from the audience, penetrating eyes invade his as if a critical wave of voices were targeting him. This feeling is evoked but is immediately realised in a wave of red tomatoes thrown at him. Tomatoes used to be thrown when people didn’t like the show, but that’s not the story.
In this case the audience is as if to say move over, aren’t you ashamed, what are you doing there, we don’t need you, who do you think you are, we have other things to do, we came but we didn’t want to, we are here because we are friends of, now we will make you laugh, we will dress you up for the parties.
The character accepts the blows and cleans himself gently. He finds the strength to react, takes the opportunity to add colour to his sequined jacket and says “I prefer your tomatoes to your indifference”.
He then decided to draw the audience into his mood, provoking them to sit down and feel what he had felt!
How does it feel to receive red tomatoes in your face, on your dress?
Now it’s your turn, now it’s your turn, it’s your turn.
No one dares to stand up. I could have thrown the tomatoes back to the sender, but the place to receive them was mine. A dance of involvement begins, the empty chair waits for the next one.

GIOVANNA VELARDI
Sicilian choreographer and interpreter, graduated at the National Academy of Dance in Rome. Since the end of the 90’s she has been working in France and Italy, collaborating with some choreographers of the “nouvelle danse”. She develops her tendency to work on improvisation and explores qualities of movement. In 2000 she created her own company in Marseille. Now artistic director of PinDoc and Prima Onda festival. Teacher of dance for the School of Arts and Crafts of Teatro Biondo, degree course in DAMS, Acting and stage professions and Modem (specialization school for professional dancers at the Zappalà Danza company). She created her method named Flexing Heart.