Diario di bordo
Giorno 2 di navigazione
“on HER own installazione per un corpo solo – CALIPSO”
La costa è ormai lontana. Siamo quasi in mare aperto, verso l’oceano, sognando terre nuove da scoprire e terre antiche da rivivere.
Anche oggi il vento è altrove. Una grande nuvola ci attende prepotente sul porto di Centrale Preneste Teatro, quasi per accoglierci, ma senza farci abbassare la guardia.
Ci addentriamo. Il porto è vicino. Il Sole scompare. Il mare inizia ad agitarsi e ad un tratto un’ onda sembra staccarsi dal suo gruppo e venire verso di noi. Guardiamo, increduli.
Poi lei ci appare, leggiadra e scortata dal mare. La Dea Calipso è venuta ad accoglierci e con una danza fluida ci saluta girando intorno alla nave, quasi per proteggerci. Noi siamo immobili e rapiti. Lei danza e ci scruta. Forse non è qui per noi. Sembra cercare il suo amore, ma lui non c’è : è a casa da tempo ormai. Certa della sua assenza, si reimmerge con l’ insieme delle onde, che armonicamente non le ostacolano la ricerca.
Noi in silenzio proseguiamo.
Mi piace pensare che il suo amore per Ulisse sia stato così forte da permetterle di fondersi con il mare e andare a cercarlo. E da secoli, instancabile come il silenzio nell’ attesa degli amanti, lei vaga per mari, fiduciosa di ritrovarlo in viaggio sulla sua nave.
Caterina Occulto.
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