VERA DI LECCE / Altar of Love

ROMA / Parco di Torre del Fiscale

Via dell’Acquedotto Felice 120

15 giugno 2024
Ore 22.00

Biglietti in vendita dal 3 maggio

MUSIC LIVE PERFORMANCE

Un altare d’amore intorno al quale danzare, cantare, suonare, pregare, per ritrovarsi e rinascere. Prendere per mano i propri demoni, la negatività che ci attraversa, e trasformarli in nuova energia grazie ad una danza collettiva. Questo è “Altar of Love”.
Un rituale elettronico che scava nel profondo dell’Io, e porta l’ascoltatore/spettatore in un non-luogo in cui passato e futuro convivono, in cui è possibile superare le proprie paure, abbracciare i propri demoni, ed esorcizzare il malessere attraverso canto, musica e danza.
Percussioni orientali e mediterranee si intrecciano a trilli di tamburelli salentini, sintetizzatori aggressivi come dragoni e profondi come la notte guidano melodie ancestrali che danzano ipnotiche, nel ritmo ossessivo dell’anima.

Durata: 50 minuti
Bio Artist

Vera Di Lecce è una cantante, musicista e performer che nasce dalla tradizione e sviluppa un percorso personale di ricerca e sperimentazione cantando in inglese e producendo elettronica ibrida, che associa percussioni world a synths graffianti, in un rituale di rigenerazione personale e collettiva. Pugliese di base a Roma, inizia la sua esperienza artistica nell’ambito della tradizione salentina. Col suo progetto pop sperimentale propone una performance live eclettica, tra pedali multieffetto, chitarre noise, synths vocali e danze marziali. Una sua recente collaborazione è il pezzo elettronico tradizionale cantato in dialetto salentino “Fimmine Fimmine”, prodotto insieme a Mai Mai Mai e presente nell’album “Rimorso”. Le ambientazioni create da Vera nel suo ultimo album “Altar of Love” uscito per Manimal Vinyl (US) e Niafunken (IT) sono una fusione di sonorità nord europee, orientali e mediterranee. Attualmente è in tour per presentare il suo album in Italia e in Europa e ha di recente composto le musiche per lo spettacolo di danza contemporanea “Stuporosa”, di Francesco Marilungo. Arrangia ed interpreta la colonna sonora dell’installazione artistica di Ludivine Large Bessette “Le mouvement n’échappe pas à la froideur de la pierre”: poesia visiva e musicale che esprime la forza della donna e il suo potere contro violenza e oppressione.

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