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sabato 21 settembre | h 19
Largo Spartaco | isola pedonale

 

 

presentazione del libro |

“I teatri di Margine Operativo“

a cura di: Andrea Pocosgnich

Editoria & Spettacolo 2018
– collana Spaesamenti curata da Paolo Ruffini –

presentano il libro:
Andrea Pocosgnich, Letizia Bernazza,

Alessandra Ferraro e Pako Graziani

“Margine Operativo è un progetto artistico profondamente legato alla produzione indipendente, alla cultura underground, al politeismo linguistico, alla scena artistica   contemporanea. Quella di Margine Operativo è la storia di un teatro del presente, mai domato dalle etichette estetiche, eppure politico nell’accezione più alta del termine.

Il libro è una fotografia in movimento della recente evoluzione del gruppo nato nel 1993 e mutato nei decenni come sono mutati il mondo e la città che lo ha visto nascere, Roma.

Un polimorfismo artistico di cui si disegnano i contorni attraverso un’intervista a Alessandra Ferraro e Pako Graziani, i fondatori di Margine Operativo, due saggi critici  – di Andrea Pocosgnich e di Letizia Bernazza – le testimonianze di quanti in questi anni hanno collaborato con la compagnia, e un racconto iconografico costituito da fotografie originali e inedite. Materiali diversi per dare una voce plurale a un teatro e a un percorso artistico costruito proprio sulla pluralità dei linguaggi e dei mestieri, frutto di un meticciato drammaturgico schierato senza indecisioni.

Gli scritti analizzano il lavoro del gruppo, entrando nelle questioni estetiche e tematiche, cercando di rintracciare il filo rosso che lega i numerosi interventi artistici, focalizzandosi soprattutto su tre spettacoli, di cui vengono pubblicati in questo libro i testi: Partizan Let’s Go! (2014), Presunta morte naturale_un dramma pubblico (2015), Al palo della morte (2016).
Emerge una geografia complessa e dinamica, dalla struttura rizomatica: i linguaggi utilizzati, la relazione con il pubblico e gli spazi, l’invenzione di un festival multidisciplinare come Attraversamenti Multipli, le città, le persone e le storie raccontate.” Andrea Pocosgnich