Durante le prove di Dance Across Border abbiamo parlato con i danzatori della performance We are the birds of the coming storm. Video

El Chentro Sociale di Largo Mengaroni, Tor Bella Monaca, è il giorno prima del debutto ad Attraversamenti Multipli 2018 per il progetto curato da Livia Porzio, Francesca Lombardo e Manuela Serra. Si prova We are the birds of the coming storm, liberamente ispirato a Il verbo degli uccelli di Farid Ad-Din Attar. «Sono in assemblea permanente, prima, durante e dopo ogni movimento c’è una riunione» dice Livia sorridendo mentre Alagie Camara, Efosa Igbinogun ed Emus Ebel stanno parlando tra loro, impongono l’Inglese, la lingua Esan, la lingua Mandinka, la lingua Edo per accordarsi sulla direzione di un movimento. «In uno stormo di uccelli la decisione di cambiare direzione viene presa da un piccolo gruppo di uccelli vicini fra loro, e nel giro di mezzo secondo l’informazione  si propaga secondo un’equazione matematica non del tutto ancora chiara. Come fanno?». Livia intanto prova il microfono, Francesca sorride e aspetta, poi cominciano a parlare in italiano, fino a quando provando un movimento ognuno ricomincia a parlare nella propria lingua. È come se muovendosi ci si volesse riappropriare di un linguaggio intimo, segreto, personale.

foto di Giada Spera

Poi squilla un telefono,  è Amos Izevbokun, Efosa risponde ridendo. Amos è in ritardo di un’ora e mezza ma sembra di capire che stia per arrivare. Intanto Francesca e Livia continuano a montare, si scherza sulla suoneria di Efosa e poi si ritorna seri, prima che Emus faccia da fermo un paio di salti mortali all’indietro, fuori dalla coreografia, più per necessità vitale che per altro. Fuori piove, diluvia per dieci minuti; alla fine arriva Amos.
Quando parte la musica per tre minuti è silenzio, ci sono solo i corpi, e la voce di Livia al microfono. E una domanda alla quale non riesco a rispondere, chi sono queste due donne e questi quattro uomini, compreso me, dentro un centro sociale di Tor Bella Monaca? Cosa stanno cercando di fare assieme? Alla fine accendo il microfono, e insieme ad Alagie proviamo a parlare con gli altri performer, ognuno nella propria lingua.

Luca Lòtano

foto di Giada Spera

 

 

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