Diario di Bordo
Giorno 1 di Navigazione
“On HER own installazione per un corpo solo – CORE”
Siamo in viaggio. Il cielo è nuvoloso, il vento assente e il mare apparentemente calmo.
Seguendo la corrente, onda dopo onda, attraversiamo il cortile interno della Biblioteca Goffredo Mameli. La musica rompe il silenzio e sembra voler accennare l’inizio di una performance. Gettiamo l’ancora. Attracchiamo.
All’orizzonte appare Olivia Giovannini. Ha in mano uno specchio e lo ripone sul viso..
c’è una scritta: ” Andiamo”.
Il pubblico a bordo è curioso, ma nessuno sa di essere una possibile preda.
Muovendosi liberamente Olivia si avvicina all’equipaggio e lo cattura – uno alla volta – attraverso il suo gioco di specchi. Un po’ come succede con il pifferaio magico.
Quando si tratta di specchi però è molto peggio… le donne sono in pericolo!
La maledizione dello specchio prevede che chiunque baci il suo sguardo sia condannato ad esserne ipnotizzato e ad ipnotizzare. Il prescelto, abbagliato dal proprio riflesso distorto, non riuscirà a resistergli e automaticamente inizierà a seguirlo. Una volta pronto, impugnerà lui stesso il potere-specchio e andrà in cerca di altre vittime.
Seguimi – Vieni -Io tu noi? – Guardati – Ti accompagno – Accompagnami – Nel tuo riflesso – Tu attraverso me, io attraverso te – Guardami – Tieni lo sguardo qui .
Si rivela pian piano un gioco a catena a cui è impossibile sfuggire. Sembra di essere finiti in una puntata di The Walking Dead!
Metà equipaggio guarda uno specchio, L’altra metà ha uno specchio.
L’intero equipaggio è ipnotizzato e questa volta le sirene non c’entrano nulla!
LA MALEDIZIONE È COMPIUTA
LA DOMANDA DEL GIORNO SORGE SPONTANEA :
Cosa vedi quando ti guardi allo specchio?
OLIVIA GIOVANNINI, risponde così :
Caterina Occulto.
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